Francesco Ponticelli “Big Mountain, Small Path”

Daniele Tittarelli (sax alto)
Alessandro Presti (tromba)
Stefano Carbonelli (chitarra)
Enrico Zanisi (piano)
Francesco Ponticelli (contrabbasso)
Enrico Morello (batteria)

In “Big Mountain, Small Path” Ponticelli chiama a raccolta alcuni dei musicisti più interessanti della scena che si contraddistinguono per l’originalità dell’approccio, per la ricerca personale di una voce propria, per una visione musicale poliedrica ricca di riferimenti diversi, oltre che per una straordinaria capacità strumentale.
In “Big Mountain, Small Path” si amplia la tavolozza dei colori e il gruppo si affaccia anche nel mondo delle sonorità elettroniche creando una fusione con il suono acustico che aumenta le possibilità dinamiche e timbriche. Per quanto il gruppo sia saldamente ancorato a un’idea classica di jazz, si scardina qui l’ordine gerarchico dei ruoli e la ritmica interviene in un’onda continua di scambio, un flusso di coscienza che non risulta mai caotico ma semmai un contrappunto ritmico e melodico emotivamente coerente e mai banale.

Concerto Accessibile

Young Jazz, l’Associazione Festival per le Città Accessibili e la USL Umbria 2 (Dipartimento di Riabilitazione) si uniscono  per il secondo anno consecutivo nel comune obiettivo di organizzare un Festival con particolare attenzione ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione; il “Concerto Accessibile”, si svolge presso l’Auditorium Santa Caterina di Foligno (un luogo privo di barriere architettoniche e facilmente raggiungibile) e sarà il risultato di questo impegno.

Dal 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato uno strumento di classificazione che descrive la disabilità come un momento di vita che tutti possono sperimentare: tale strumento, l’ICF, propone un approccio che prende in considerazione la disabilità e i fattori ambientali e sociali in cui le persone vivono, che possono influenzare in maniera positiva o negativa la partecipazione dell’individuo come membro della società.

La disabilità, infatti, non è solo una malattia, ma è il risultato anche del contesto in cui le persone sono inserite quotidianamente in un continuum multidimensionale; il contesto, dunque, può di fatti ridurre o aumentare la disabilità della persona.

Partendo dal presupposto che un evento musicale escluda la partecipazione del pubblico non udente, Young Jazz anche quest’anno cerca di superare tale limite attraverso l’utilizzo di una speciale pedana sensoriale che permetta di sperimentare le vibrazioni sonore attraverso il corpo, e di luci appositamente inserite che seguiranno il ritmo degli strumenti del sestetto (contrabbasso, batteria, sax, tromba, chitarra, piano); oltre alla possibilità di sentire le vibrazioni della musica, il pubblico (udente e non udente), quest’anno potrà avere l’opportunità di “vedere” la musica attraverso l’alternanza delle luci che seguiranno gli strumenti, aumentando la percezione della stessa.

Per questo evento si vuole porre, inoltre, grande attenzione agli ostacoli che si possono presentare in queste situazioni apparentemente normali, dedicando degli spazi in platea a persone con carrozzina e presentando il concerto con l’ausilio di un interprete LIS, nonché stampando alcuni programmi in braille e mettendo a disposizione una mappa tattile presso l’Infopoint. Gli ausili sono strumenti fondamentali per le persone con problemi di disabilità, ma ad essi devono accompagnarsi eventi che rispondano ai fondamentali criteri di accessibilità ed inclusione. L’Associazione Young Jazz è stata invitata a presentare il concerto Accessibile del 2017 a Firenze durante la III Conferenza della regione Toscana sui diritti delle persone con disabilità organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), rivolto appunto all’accessibilità delle Città e degli eventi, riscuotendo un grande interesse.

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