Una crepa, nostalgia dell’oro

Coreografia – Lucia Guarino
Danza – Elisa D’Amico, Lucia Guarino
Contrabbasso, Oggetti – Matteo Bortone
Costumi – Elisabetta Baroni
Drama Consulting – Emma Tramontana

Una scossa avviene improvvisamente. Lo sfasamento prodotto da oscillazioni e vibrazioni di due forze opposte apre una crepa e tutto viene sconvolto. La struttura crolla, lo spazio si modifica, la frattura diventa lo scarto necessario a creare nuove relazioni in movimento. Quali forme genera il desiderio di tornare all’origine da cui ci siamo separati? Come si fa a stare vicini? Se il corpo si fa in pezzi la vera protesta è quella di provare a ricostruire, di sostare in quel luogo sacro che scopre alla fragilità del non finito e a nuove forme possibili di equilibrio. La danza e la musica si incontrano e dialogano in un territorio vivo di  risonanze e deformazioni. Il corpo sonoro, emesso dal contrabbasso in acustico, è parte del paesaggio e partecipa della struttura coreografica muovendo lo spazio attraverso pratiche di avvicinamento, slittamento,oscillazioni, ripetizioni, prolungamenti, blocchi, lievi spostamenti, variazioni di ritmo.