TYTO

未来 MIRAI è il titolo del primo disco di TYTO.
In 未来 MIRAI, Scardino ha utilizzato ogni arma del suo arsenale musicale: tutti i suoi fiati (sassofoni, flauti, clarinetto basso) e tutti i suoi strumenti elettronici (drum machines, sintetizzatori, samplers, vocoders, string machines) per creare una musica notturna e misteriosa, postmoderna e contemporanea, con groove, suoni strani e voci bellissime.
È un disco che parla di gufi ed altri animali, di Giappone, di sogni, di depressione, di personaggi inanimati, delle persone che non ci piacciono, di valutazioni personali e di come siamo ormai fottuti.
Adele Altro interpreta alla voce la canzone/singolo del disco “Jerks” (impreziosita dall’onirico videoclip animato di Alessandro Gaspari).
La voce di Adele è presente, con una buona dose di pitch processing, anche in “Excessive Empathy”, un brano in cui si cerca di raccontare quell’indefinibile stato mentale che chiamiamo depressione e in cui compare anche un cantante IA, delle balenottere comuni, alcuni albatross, dei gufi ferrugini, due capodogli e alcune domande non risposte.
Valeria Sturba ha co-scritto la cinematica “Yume-chan” (che vanta un videoclip curato da Michael Rotondi con animazioni dei suoi studenti dell’Istituto d’arte di Brera) creando un incredibile arrangiamento vocale.
Valeria compare anche nell’irriverente e surreale “Mannequin”, la storia irrisolta dell’attrazione sessuale da parte di un manichino nei confronti della donna delle pulizie.
Questo brano vede ospiti anche Francesco Bigoni al clarinetto e Glauco Benedetti al sousaphone.
A un certo punto passa una banda di pifferi…
Il chitarrista Gabrio Baldacci compare nell’apocalittica “Minore” con un visionario assolo di chitarra.

Beppe Scardino
Sassofonista, polistrumentista, compositore, produttore “Sassofonista baritono, clarinettista basso e compositore quanto mai versatile, Beppe Scardino è da un decennio una figura centrale del jazz italiano più  reativo” (Angelo Leonardi – All About Jazz, 2015) Musicista eclettico e dai molteplici interessi, polistrumentista ma conosciuto soprattutto per il sax baritono, Beppe Scardino ha gravitato più o meno in ogni genere musicale. Ha iniziato la sua carriera lavorando soprattutto in ambito jazzistico: 3 dischi a nome proprio, moltissime collaborazioni illustri e concerti nei principali festival europei del genere, divenendo una figura di rilievo della scena jazz italiana.
Durante questo periodo ha sempre continuato a collaborare con artisti di tutti i generi ed estrazioni musicali, ma dalla metà degli anni ’10 ha sentito la necessità di un vero cambio di scenario, che avverrà velocemente, aiutato in particolar modo dalla collaborazione con i Calibro 35.
Attualmente è un musicista molto richiesto sulla scena nazionale, collaborando, sia come strumentista (sassofoni, flauto, clarinetto basso) che come arrangiatore, con artisti/e come: Diodato, Calibro 35, Tommaso Colliva, Elisa, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Judi Jackson, The Jaded Hearts Club, Mace, Joan Thiele, FASK, The Zen Circus, Bobo Rondelli, Enrico Gabrielli, Dellera, The Winstons, John De Leo per citarne alcuni/e.
Collaboratore per anni del trombonista Gianluca Petrella (nei gruppi Cosmic Band ed Il Bidone), membro del trio Plutino del batterista Bobby Previte, ha suonato e registrato con artisti come Tim Berne, Amiri
Baraka, Sadiq Bey, Pee Wee Ellis, Bombino, il gruppo tuareg Tartit, Rob Mazurek. Ha pubblicato 3 dischi a suo nome interamente di sue composizioni: i primi due con il sestetto Orange Room (el gallo rojo records) ed il terzo con un tentetto, BS10 (auand).
È membro dei gruppi: C’Mon Tigre, Dinamitri Jazz Folklore, L’Orchestrino, con i quali suona stabilmente.