Mancano poco più di due mesi all’undicesima edizione di Young Jazz Festival. Dopo aver festeggiato il decennale nel 2014, Young Jazz si appresta a tuffarsi nel suo secondo decennio.
Preparatevi a salutare questa nuova edizione: venerdì 20 e sabato 21 marzo allo Spazio Zut! – Ex Cinema Vittoria di Foligno ci sarà Young Jazz Weekend – Preview #1, una due giorni di eventi in cui, tra le altre cose, sarà presentato il Young Jazz Festival 2015. E ci sarà pure il concerto dei romagnoli JunkFood 4tet, impegnati ora in un tour con l’ultimo album “The cold summer of dead”. Ecco il programma.

VENERDÌ 20 MARZO @ Zut! – Ex Cinema Vittoria

Ore 21:00 YJ Team —-> CAP
Presentazione Young Jazz Festival 2015

Ore 22:00 Belly Hole Freak Release-party
presentazione disco Black Vagina Records
ingresso libero

Info: Nato sotto il cattivo segno del blues più sporco e rabbioso, Belly Hole Freak one man band si è mosso verso un nuovo set fondamentalmente influenzato dal delta blues, il primo swing dixieland con un’attitudine rock’n’roll ispirato da artisti come Howlin Wolf, Captain Beefheart, Robert Johnson, Tom Waits…
L’intento del progetto è quello di usare un linguaggio teatrale mescolato alla musica comunicando attraverso parole “nonsense” spingendo l’ascoltatore a creare il proprio testo o il proprio tema, guidato dall’interpretazione dell’artista.
Dopo 3 tour europei tra Italia, Svizzera, Austria, Francia, Belgio, Germania, il freak torna on the road a marzo/aprile 2015 con l’uscita del secondo album questa volta su Black Vagina Records e dalla sensazione che prova al momento .

SABATO 21 MARZO @ Zut! – Ex Cinema Vittoria

Ore 20:00 ZUT! e YOUNG JAZZ presentano

ZUT! JAZZ – JunkFood 4tet
Cena vegetariana e concerto 20€
Solo concerto 8€
Inizio concerto ore 22:00

Per info e prenotazioni: 389 0231912

Info: I JunkFood 4tet si sono formati nel 2007 dall’unione di  Paolo Raineri (trumpet, flugelhorn, fx), Michelangelo Vanni (electric guitar, fx), Simone Calderoni (electric bass, fx), Simone Cavina (drums, fx). I diversi background musicali di ciascun artista hanno dato vita a una formazione costantemente rivolta alla ricerca di una sitensi tra più generi: post-rock strumentale, prog, ambient, jazz, funk, il tutto masticato e riproposto attraverso un sound coerente ed originale. Una band che rispecchia appieno lo spirito jazz e l’inclinazione alla’improvvisazione, non come mero virtuosismo, bensì come approccio artistico. I JunkFood infatti dicono: “Non ci interessa improvvisare per provare a noi stessi o ad altri che possiamo farlo, che sappiamo farlo. A noi interessa il processo come catarsi, l’improvvisazione come spazio di ricerca personale e collettiva, la possibilità di perdersi, trovarsi o scontrarsi. Per sperimentare un qualche tipo di emozione, non solo tra di noi”.

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